venerdì, gennaio 27, 2006

E' permesso?

Stasera me la prendo comoda.
Nelle strade deserta della citta' e' tutto un flash violento di luci. Che tristezza.
Buona sera.
Devo pensare ad un regalo, qualcosa che resti, un bel ricordo. Tutte quelle luci dei negozi e quell'acidita' di stomaco persistente, quei discorsi sempre uguali che odiamo cosi' tanto ma che non possiamo fare a meno di sorbirceli. Ah io me la prendo comoda, spero mi perdoniate.
Guardo da dietro le tende dell'hotel come un ladro, i regali del centro commerciale, i vestiti in serie, i dolcetti con la loro brava data di scadenza e mi sembra di vedere un quadretto cosi' tenero che mi sento male. Si dei sogni, dei progetti, qualcuno ha perfino iniziato qualcosa che poteva cambiargli la vita. Adesso lo vedo quel qualcosa. Qualcuno si e' persino accorto che c'e' qualcosa che non va. Qulcosa che non va nei sorrisi, nelle finte luci. Uno scricchiolio nella facciata di questa terra.
Lato A brano 1.
Il singolo. Manca il singolo. Tante belle canzoncine ma nessun singolo sulla cima della mia classifica.

giovedì, gennaio 26, 2006

Se non fossi passato da li

Chissà come sarebbe andata se quel giorno non fossi passato da lì...
A volte viaggio nel passato, ed è un'emozione ricordare tutti quei momenti incancellabili, come una serie di immagini impresse nella mente...
Quel giorno il destino è stato "buono" con me...ed io a volte piango, pensando "a cosa ho passato"..... e a come poteva andare.
Ad uno ad uno scorrono nella mia mente gli istanti di quel giorno e mi ritrovo, timido, a parlarne con l'unico amico che sa cosa e' successo. Certe volte ci scherzo anche sopra, raramente ma giuro che certe volte lo faccio... con un brivido chiudo gli occhi e rispolvero quei momenti, come una vecchia "diapositiva", conservata,e poi ripresa, per farmi "del male e per sorridere"........
Ho avuto paura...ho pianto ma alla fine ho sorriso amaramente... Ho superato un ostacolo grande...
Adesso vivo, anche se a volte vivo di ricordi, grazie a quel giorno.

lunedì, gennaio 23, 2006

Innovazione???????


Ritorno in Italia dopo un po' di tempo e mi ritrovo con le stesse cattive abitudini precedenti alla mia partenza. Il nostro caro, nel senso che ci costa, ministro Lucio Stanca sta per inviarci un libricino che descrive le epiche innovazioni del Silvio nazionale.
Ci sara' da ridere.
Se la innovazione che intendono "loro" significa pagare molti soldi un monopolista prossimo al fallimento per avere un servizio di pessima qualita', se significa essere a Trapani e spendere 10euro per due ore di connessione Wi Fi in hotel, se significa dovere fare lunghe file negli uffici statali per un certificato. Se significa questo ne faccio a meno della loro innovazione.
Io intanto ho inviato una mail a Stanca. Non funzionera', pero' ci provo:
-----Original Message-----
From: xxxxxxxxx
Sent: Monday, January 23, 2006 1:32 PM
To: 'L.Stanca@governo.it'
Subject: Innovazione digitale per le famiglie.
Buongiorno Ministro,
per favore il libretto che ha intenzione di di inviarci spendendo i nostri (anche i miei) soldi. Se lo tenga lei!!!
Glielo regalo.
Investa meglio le nostre tasse!!!
Cordiali saluti

giovedì, gennaio 19, 2006

X LDF

Ci stai pensando????????

lunedì, gennaio 16, 2006

Preferisco il rumore del mare


Dopo una lunga dormita si parte da trapani verso castelvetrano. La strada e' completamente vuota, tocco i 200 senza avere nessun problema. L'autostrada vuota mi ricorda le lunghe freeway americana. Se non fosse per il panorama potrei essere tranquillamente in Wisconsin e in Nevada. A sinistra colline verdi piene di viti a destra il mare imperioso di un blu intenso.
In meno di un ora raggiungo Selinunte. Cerco subito il mare.

Mi sono seduto tranquillo a guardare il mare sulla punta del molo. Il vento freddo mi tagliava il viso, le onde si infrangeva sulla scogliera sotto di me ed alcuni schizzi mi bagnavano . Una leggera malinconia mi avvolgeva in silenzio.
Il mare era stupendo sotto la pioggia, bello, grigio come sa essere il mare d'inverno.
Nella testa mi girava la risposta da stronza, tu sai che scrivo di te, e la canzone di Ruggeri che mi piace tanto. Il mare d'inverno

Il mare d'inverno e' solo un film in bianco e nero visto alla tv e verso l'interno qualche nuvola dal cielo che si butta giu'. Sabbia bagnata, una lettera che il vento sta portando via, punti invisibili rincorsi dai cani, stanche parabole di vecchi gabbiani e io che rimango qui solo a cercare un caffe'. Il mare d'inverno e' un concetto che il pensiero non considera e' poco moderno e' qualcosa che nessuno mai desidera. Alberghi chiusi, manifesti gia' sbiaditi di pubblicita', macchine tracciano solchi su strade dove la pioggia d'estate non cade e io che non riesco nemmeno a parlare con me. Mare mare non ti posso guardare cosi' perche' questo vento agita anche me... Passera' il freddo e la spiaggia lentamente si colorera', la radio e i giornali e una musica banale si diffondera', nuove avventure, discoteche illuminate piene di bugie, ma verso sera uno strano concerto e un ombrellone che rimane aperto.
Mi tuffo perplesso ai momenti vissuti di gia'.
Mare mare non ti posso guardare cosi' perche' questo vento agita anche me...

giovedì, gennaio 12, 2006

Sbandati

Dovro' cominciare a pensare di cambiare il sottotitolo del mio blog. Storie di ordinaria follia dall'altra parte dell'oceano non e' piu' adatto.
Accetto consigli e commenti, credo che lo chiamero' solo Storie di ordinaria follia.
Riflettevo sul concetto della vita dopo che a cena un mio amico ci ha definito, io e lui, "sbandati".
Io 34 e lui, credo 33, senza nessun legame stabile, io un lavoro in cui sono sbattuto qua e la per il mondo, lui con un lavoro molto piu' tranquillo ma che non gli permette di uscire prima delle 19:30/20:00 dall'ufficio. Entrambi una laurea in ingegneria che doveva essere un lasciapassare per un futuro migliore. Poi, solo col tempo, si e' rivelata utile a tratti.
Mi ha colpito il fatto di essere definito sbandato.
Non mi sono mai sentito sbandato.
Al massimo mi sono sentito un disadattato, nel senso che mi sono spesso sentito completamente al di fuori del contesto in cui stavo, ma sbandato mai.
Mi chiedo anche se tutti diano lo stesso significato alla parola. Forse sono io che la percepisco in modo differente.
Durante la cena mi ha portato mille esempi, sul perche' dice che siamo sbandati.
Partendo dal fatto che quelli della nostra eta' hanno famiglia, piccoli marmocchi urlanti per casa ed una moglie o almeno qualcuno che ne faccia le veci. Anche una casa, cosa che nessuno di noi possiede! Interessi completamente differenti dai nostri. Piani per un futuro che magari non potranno mai rispettare, ma almeno piani.
Dopo quella sera mi sono trovato per caso con ex compagni delle medie, sembravano dei vecchi. Un bambino per mano, discorsi impossibili da reggere per piu' di 5 minuti ed una faccia triste che li accompagnava.
Forse me li sono immaginati io cosi' dietro il sorriso che avevano.
Sono io che non voglio crescere o loro che sono davvero invecchiati prima del tempo?
Devo riordinare le mie precedenze.

venerdì, gennaio 06, 2006

Da un amico...

Se ciàmi Genèsio e ho faa propi de tütt puèta, spazzèn, astronauta e magütt.

E' vero Cris ... il - nostro - anno e' passato.
E non ritornera' - mai piu' - cosi'.

Abbiamo vissuto per mesi drogati dal miraggio iniettato ogni giorno nei nostri occhi.
Anche cosi' e' stato breve il nostro lungo viaggio.
Un fiume di immagini e suoni nella distesa silente di neve ovattata.

Lei ci presento' l'inganno - dov'e' l'errore?- sotto forma di un contratto.

Per Cris
Luca

lunedì, gennaio 02, 2006

Buon anno