giovedì, marzo 09, 2006

A Milano


A Milano pioveva...
Nella sala verde della tabaccheria si sentiva piovere da ore perche' ai tre tavoli c'erano solo vecchi che giocavano a carte, in silenzio quasi sempre. Qualche scoppio di voce appena ogni tanto, e poi si sentiva di nuovo la pioggia allagare la strada.
Era tardi.
Il padrone si stava facendo una camomilla prima di chiudere. A parte quelli che giocavano c'era una sola cliente nella saletta verde. Seduta in quella sedia, a fumare. Veniva immancabilmente a quell'ora per lei morta. Si fumava una o due sigarette guardando i vecchi. O magari non li guardava neppure. Teneva gli occhi dalla loro parte, e basta, aspettando di raccogliere le forze, alzarsi.
Sotto la pioggia arrivo la camionetta dei carabinieri. Tre militi irruppero nel locale. Il padrone continuo' a trafficare alla sua camomilla.
"Tutto tranquillo..." disse. "Chi le ha chiesto un parere?..." disse il maresciallo.
Tutto tranquillo, tutto in ordine.
Il maresciallo dette ancora una occhiata ai vecchi che giocavano a tresette con la solita bottiglia di vino. Alla peripatetica bolsa che si riparava dalla pioggia non aveva bisogno di controllare i documenti. La conoscevano a memoria, come una poesia. Meglio di una poesia anzi. Perche' le poesie studiate a scuola se le erano dimenticate.
Tutto in ordine.
Una volta, sino a pochi mesi avanti, quello era stato un locale malfamato. Ma finalmente erano riusciti a ripulirlo dalla teppaglia.
Tutto in ordine.
Il maresciallo era soddisfatto. Concesse addirittura un minimo di confidenza al padrone. "Sogni d'oro.." disse.
I militi uscirono. La lotta era stata lunga, ma la banda era stata costretta a scegliersi un altra tana. La camionetta si riavvio'. il padrone inizio' a sorseggiare la sua camomilla.
Si sentiva di nuovo la pioggia. La strada doveva proprio essere allagata. Da quanti giorni e notti pioveva a Milano?
"Che mortorio" disse la bolsa poesia al padrone. Il padrone assenti'. Finiva la camomilla a piccoli sorsi. In fondo non gli piaceva, non gli conciliava affatto il sonno ed in piu' aveva il sospetto che gli procurasse acidita' di stomaco.
Quando c'erano quei mascalzoni, le urlate dei pokeristi e delle puttanelle minorenni, il rombo del juke box, le liti e le follie dei delinquenti precoci non permettevano mai che si sentissi piovere.
Non si sarebbero sentiti gli spari della bolsa poesia, con loro li.
A Milano continuava a piovere.