martedì, febbraio 05, 2008


Siamo senza governo e col cuore in inverno, senza uno stato, senza un passato, senza che nessuno si sia mai vergognato, senza ritegno, senza contegno, senza denaro, senza riparo, senza progetto, senza rispetto, senza testa, senza ricambi e con troppi Rambi di cartapesta.
Senza piu' sogni e con troppi bisogni, Senza Sarko' ma con Veltro'. Senza cultura ma con spazzatura, Napoli bella, baracche e Obama-stella. Senza dignita' ma pieni di se': di se e di ma. Siamo ancora il Paese Senza di cui scriveva Arbasino e poi Fruttero nella Prevalenza del cretino.
Siamo furenti eppure un po' stufi di mostrare i denti, cresce il magone ma anche la voglia di grande coalizione.


Il cielo e' scuro, pero' non butta fango ma neve, e siccome ripartire e' duro, e' un eroismo lieve, ci piacerebbe ricominciare da qui: da due bambini cosi', che si baciano come si deve. Romeo e Giulietta, Paolo e Francesca. Chiamateli come volete, ma questo bacio e' il futuro che non muore, nemmeno in questa Italia di atei travestiti da suore.