giovedì, luglio 21, 2005

Pensieri e parole

Mi piacciono le fotografie.

Non c'e' nulla di strano.
Mi piacciono i libri di fotografie.
Mi piacciono le fotografie di volti, soprattutto in bianco e nero. Volti che hanno qualcosa da dire. Volti in cui si nota un particolare. Volti comuni, non mi piacciono modelle, modelli, foto impostate e patinate.
Mi piace una fotografia normale, quasi banale, in cui ci sia un particolare che rapisca il mio interesse.
Mi piacciono le vecchie foto di citta', ricordi passati. Immagini spesso ingiallite con una storia alle spalle. Immagini che riprendano un attimo di vita.
Immagini come quelle di Audrey Bodine.
Momenti rubati, niente di preparato. Un fotogramma per sempre che testimonia il tempo passato, testimonia il presente e testimoniera' il fututo.
Momenti impressi, il piu' delle volte dimenticabili ai piu' ma indimenticabili per chi ha eseguito lo scatto. Un click, un ricordo, un pensiero.
La fotografia va amata, immaginata, pensata, mai preparata prima di eseguirla. Altrimenti non ha senso.
La fotografia ha una sua vita propria, sopravvive all'istante. Vive da sola. Spesso piu' di chi la eseguita.

Si dice che un buon fotografo sia innamorato di se' stesso, credo sia vero.
Bisogna essere egocentrici, fantasiosi, visionari, artisti e con la giusta dose di follia per essere un buon fotografo.
Non si puo' non esssere innamorati di una persona cosi'.


Non saro' mai un buon fotografo.