martedì, settembre 12, 2006

Tu con le tue mutande pulite, nel tuo letto , tra le tue stanze, tu che dici di conoscere cosicchè la tua congettura vale più della sua vita, tu fortunato per essere nato ceco perchè il tuo cuore non può conoscere certi battiti, per questo sei fortunato, non per la merda che mangi, non per la piscia che bevi, perchè i tuoi passi sono contati come le stelle in cielo, solo la tua ignoranza è immonda e saccente, succinta come la puttana che ti succhiò il sangue. Tu chi sei, chi cazzo sei, i tuoi vestiti sono seriali quanti i miei e quanto i suoi, i tuoi sogni sono così piccoli che la cacca di un piccione basta per ricoprirli e per farci anche il bordo. Ingoia la tua saliva sebbene tu non abbia ancora avuto il piacere di conoscere sorella morte in una delle sue peggiori presentazioni. Come riconoscerai l'arrivo del tuo momento, tu così convinto della pena altrui, hai trascorso i tuoi giorni schivando gloria e paura, muovendoti come debole perchè incapace di realizzare, tu che hai confuso il facile con il difficile, la paglia dal fieno, come con la notte ed il giorno, il necessario ed il contingente, dov'è che smarristi sale e talenti, in quale palude credi di volare. Che il tuo si sia si ed il tuo no sia no, lo so che già sapevi, anche io vorrei vivere senza il bisogno di respirare, solo che la tua convinzione puzza come sudore da rituale. Credi di proseguire invece è il sole che ruota intorno a te, la tua forza è nulla quanto quella del quarantesimo pianeta del sistema solare, sembri come quella formica che incazzata sfidò un formichiere, non ebbe nemmeno il tempo di pisciarsi addosso e te lo dico solo perchè la tua merda schizza in faccia agli ignari, quelli della serie "io che c'entro", loro cosa potevano sapere, tu cosa credevi di sapere allora. Niente. La tua è opinione che sorge spontanea, in nome della tua libertà rinunciasti al sole e adesso, solo perchè sei tenebre, puoi anche offendere la memoria di chi è morto amando la vita, come ognuno di noi, come te. Non preoccuparti, anche a te il destino presenterà il suo conto, tu non sei immune, respiri, sei già finito.