lunedì, ottobre 30, 2006

Come dio comanda


Ammaniti scrive bene.
Su questo non ci sono dubbi. Il fatto che scriva bene non implica che il suo sia un bel libro. Si fa leggere ma un bel libro non e' cosi'.
Come dio comanda, il titolo e' indovinato. Si parte con la descrizione di una pianura che potrebbe essere qualsiasi posto al di sopra del po' e poi via con i luoghi comuni. Il cattivo nazista che poi, come diceva la Berte', cosi' cattivo non lo e' mai. Lo scemo del villaggio che subisce tutto fino al punto in cui esplode. Il ciccione, insoddisfatto, alcolizzato, tradito che mi ricorda un po' il John Goodman del Big Lebowski e poi ancora le due ragazzine belle e indifferenti, il frate e l'approfittatore
Il tutto condito dal solito cliche della provincia indifferente a tutto tranne al denaro. Un libro di luoghi comuni ben scritto e niente piu'.