sabato, agosto 27, 2005


Ed eccomi di nuovo da solo.
Si riparte.
Piccolo aereo un EMB 121, posto 1A, prima fila, solo di fianco al finestrino. Al solito venti minuti di ritardo questa volta la scusa e' traffico al Dulles. Nessuno si lamenta, fosse stato a casa si sarebbero levati mugugni e proteste. Siamo abituati bene. Gli americani, complici i media credono a tutto, ingenui? Forse. Sicuramente vivono meglio.

Oggi disavventura tragicomica degna del ragioniere piu' amato dagli Italiani. Io e Luca fieri della nuova nostra Toyota Solara, nuova, rossa fiammante. Parcheggiamo dove capita ancora in preda ad un sonno che non ci molla. Il mio bagaglio preparato di fretta questa mattina e' nel baule.
Volo previsto alle 14:14 me la prendo comoda e voglio partire per l'aereoporto alle 12 in punto. Usciamo e ci dirigiamo verso la nostra bella macchina rossa, sicuri. Io con le chiavi, premo il telecomando e la macchina non si apre. Primo panico, subito penso alle luci lasciate accese, cosa gia' successa. Acceleriamo le operazioni e Luca rientra a cercare dei cavi per l'alimentazione della batteria. Nel frattempo provo ad aprire con la chiave nella speranza di prendere il bagaglio e andare all'aereoporto con un altra automobile. La chiave entra nella serratura fino a meta' e non va oltre. Risultato la portiera non si apre. Iniziano le maledizioni ai Giapponesi che fanno una macchina, bella, ma solo con una serratura. Se non funziona il telecomando e la serratura sei a piedi. Si crea un po' di folla ognuno a dare il suo aiuto, almeno morale.
E con le parole la macchina non si apre!!!
Telefonata al servizio assistenza di Hertz, tempo previsto per i soccorsi trenta minuti. Troppo. Inizio a pensare di rompere il finestrino.
Il panico aumenta.
Qualcuno propone di prendere il volo senza bagagli e poi me li spediranno col volo successivo. Mi sembra una pessima idea e rifiuto.
Voglio i miei bagagli ed il mio volo.
Ultimo week end libero prima di un periodo duro ai bordi del deserto, voglio godermelo.
Voglio i miei bagagli ed il mio volo.
Da lontano vedo Dan, una specie di marine, orso, gigante con una barba da motociclista e un cuore d'oro.
Lo chiamo, subito si attiva con un cacciavite e una tenaglia riesce a fare spazio tra il finestrino e il telaio del vetro. E dopo dieci minuti abbondanti con una sbarra di ferro piegata riesce a tirare la leva di apertura della portiera. Scatta l'applauso e mi torna il sorriso. Mi precipito sul pulsante per aprire il baule. Lo apro e all'interno c'e' una valigia. Ma con estrema sorpresa non e' la mia. Abbiamo sbagliato macchina!!!!
Tutti iniziano a ridere, anche noi. Pericolo scampato e nel parcheggio si vede un altra Solara. Questa volta si apre e per sicurezza controllo che nel baule ci sia la mia valigia.
By the way Katrine si sposta nord, l'aereoporto di Miami e' aperto e non si prevedono ritardi. Se tutto va come deve andare alle 20:48 mi gusto il caldo umido di Miami beach.
HASTA MAÑANA COMPAÑEROS

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

sei pirla.

8:11 PM  

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