mercoledì, maggio 30, 2007

Mes chers frères.....

Mes chers frères, n'oubliez jamais, quand vous entendrez vanter le progrès des lumières, que la plus belle des ruses du diable est de vous persuader qu'il n'existe pas!
NEW YORK (dal nostro corrispondente) - Alle Nazioni Unite è esploso il “Caso Italia”. Dopo le ultime elezioni tenutesi nel Belpaese i rappresentanti dei paesi della Terra si sono seduti attorno a un tavolo e hanno fatto il punto di una situazione unica al mondo: i cittadini italiani, visibilmente stanchi di eleggere una classe di governanti che non è lo specchio del paese, lontana dalle esigenze della popolazione, vicina solo a privilegi e attaccata alla poltrona, ha detto basta. Dei circa 40 milioni di aventi diritto, hanno votato solo in 500 mila, poco più dell’1%, numero che corrisponde ai dipendenti dell’industria-politica. Quindi, i candidati hanno votato sé stessi. Le percentuali si sono pertanto spalmate in maniera uniforme, proporzionalmente al numero degli esponenti dei partiti politici. Ban Ki Moon, segretario generale dell’ONU, ha suggerito al presidente della Repubblica Italiana di nominare temporaneamente un governo di tecnici, dato che la politica non ha ottenuto alcuna fiducia.
Ma da tutto il mondo la risposta è stata immediata. Da Ashgabat, Turkmenistan, il presidente Berdimuhammedow si dice sconcertato. I Tagiki e i Kazaki non credevano che gli eredi di Leonardo e Michelangelo fossero così cretini da sgobbare tanto per favorire i propri rappresentanti. Il Bangladesh ha aperto una raccolta fondi per i mendicanti italiani (si è visto Fassino chiedere l’elemosina fuori dalla stazione Massaua di Torino), mentre l’Indonesia si è offerta di confinare in un’isola al largo del Borneo gli ex parlamentari italiani, che potranno blaterare con le nasiche locali di partiti democratici o federazioni di destra. I governi della Colombia e dell’Afghanistan hanno inviato come segno di solidarietà 10 casse di coca e oppio alla sede di Alleanza Nazionale, ma ha firmato per il loro ritiro un muratore impegnato nell’abbattimento del palazzo ove la sede era ubicata. In piazza del Duomo a Milano alcune vamp argentine hanno acquistato le giacchette di cachemire che l’allora presidente della Camera Bassa Bertinotti aveva steso sopra un nylon, a prezzi stracciati (il partito della Rifondazione Comunista è stato il primo a fallire). Da Mosca il presidente Putin ha voluto inviare ai Circoli delle Libertà il suo dossier sul “mantenimento dell’ordine”, ma il fattorino al posto della sede di partito ha trovato solo delle antenne. Per mezzo della portavoce dell’associazione prostitute nigeriane, ai leghisti è stato offerto di guadagnarsi il pane arando i campi della savana che si affaccia sul Golfo di Guinea. Pechino ha mandato al partito dei Verdi dei sacchi colmi di fumi di carbonio cammuffati da contenitori di schede elettorali favorevoli al Sole che Ride, cosicché, una volta che i candidati li hanno aperti con entusiasmo, sono stramazzati a terra per intossicazione letale… Zapatero voleva rinfrancare i vertici del partito cattolico dell’Udc con la profezia di Nostradamus secondo il quale nel 2045 in Italia saranno approvati matrimoni e adozioni per gli omosessuali, ma non ha trovato il telefono libero: era stato staccato dalla Telecom per mancato pagamento. Michael Chricton, informato dei fatti, ha fatto eseguire un’analisi del sangue alla Montalcini, ad Andreotti e agli altri senatori a vita italiani, ed ha passato la formula del DNA a ingegneri genetici per realizzare il suo vecchio sogno del Jurassic Park. In fondo, senza un solo voto ricevuto, questa è stata la fine della politica in Italia.

Roger "Verbal" Kint per il The Washington Post