martedì, agosto 30, 2005

Katrine continua a fare danni

Partenza regolare da Miami 12:45.
Tutto sembra in ordine, ma...Anche oggi ritardo nel volo ad Orlando FL, i consueti quaranta minuti abbondanti. Volo previsto alle 15:10 decollo alle 15:55. Non contento del ritardo me ne aspetto un altro a Houston. Evento che immancabilmente avviene. Arrivo di corsa, col ritardo accumulato nel volo precedente. Credo di perdere il volo, infatti mi ero già fatto mettere sul volo seguente per Sacramento. Con estrema sorpresa vedo un ritardo sulla partenza di mezzora. Contento? Forse.
Prima di venire qua ero affascinato e ammaliato dalla presunta efficienza statunitense. Ora non più. Non ho mai preso un volo puntuale. Ero allenato da un’assidua frequentazione delle ferrovie dello stato ma mai e poi mai mi sarei aspettato questa serie di ritardi qui.

Il week end e’ stato grandioso. Sabato per la prima volta a vedere una partita di football Americano. Miami Dolphins VS Tampa Buccaniers, avrò scritto giusto? Mah.
Non avevo mai capito niente quelle poche volte che avevo visto spezzoni di partite in TV e vedere una partita dal vivo ha confermato i miei sospetti.

Il football americano e' come la corazzata Potiemkin. Una grande cagata!!!
In compenso ero in un’executive suite, AC da frigorifero e cena offerta. Pollo, hot dogs, cookies e birre. La suite era riservata dalla radio ufficiale dei Miami Dolphins, che hanno invitato gente di Burger King che a loro volta hanno invitato gente di Wunderman che a loro volta hanno invitato me. Le buone conoscenze nella vita sono tutto.
Arrivo al parcheggio ed ingresso cinque minuti prima dell’inizio della partita. Ovviamente tutto a costo zero
Inizio alla americana, giocatori presentati uno ad uno con ingresso trionfale. Da segnalare l’inno americano cantato da un gruppo live e da tutti gli spettatori in coro. Mi sono sentito di troppo ma meglio di loro.
La partita dura quattro quarti. Alla fine del secondo quarto dopo un po’ di tette e culi delle cheerleeder ed uno spettacolo d’intermezzo veramente kitsch non ce l’ho fatta più e me ne sono andato.
Il cielo di Miami era stupendo, troppo per restare chiuso in uno stadio. Un blu intenso faceva da sfondo alle palme. Il caldo terrificante ed un sole rosso stava per lasciare spazio ad una serata torrida.

Una doccia veloce e via verso due club. Al Crobar la coda era interminabile. Grazie a dio, l’invito mi fa saltare tutta la coda. Ingresso gratuito, prive’, tavolo e bevute libere. Le buone conoscenze sono tutto nella vita. Party precedente il VMA, alla console per poco tempo Ludacris. Una rappata veloce e tutti estasiati. Io no!!
Prima che la serata impazzisca mi muovo. Prossima destinazione Nikki Beach.
Cerco un taxi, ma south beach is crazy. No taxi e traffico da tangenziale al mattino. Cambio idea niente taxi e lunga camminata. Tutta Ocean Drive, saranno dieci blocks!!!
Anche al Nikki beach coda e ancora una volta la mia presenza in una lista mi permette di entrare senza pagare e senza attesa.
Il caldo all’interno e’ infernale, complice la lunga camminata sono distrutto. Mentre Puff Daddy o come cavolo si fa chiamare adesso, ultimo nome pervenuto Diddy, prende possesso della console me ne vado.
Taxi, please “S Shore drive 75”. Davanti alla casa di Versace una folla indica che ci sono Vips e un party. Chissenefrega!!!
Così termina il mio sabato sera/notte. Seduto su un balcone vista canale mi bevo l’ultimo Cuba libre. Si intravede il primo sole e me ne vado a letto.

Domenica sveglia alle undici circa, non mi va di alzarmi. Alla fine vinco la pigrizia, ricca colazione e di corsa in spiaggia.
Il sole e’ come a Chattanooga Tennessee, spacca le pietre.
SPF 10 non voglio rischiare nonostante l’abbronzatura avanzata.


Alle 19:30 inizia lo show, mi presento con un discreto anticipo. Non ho ancora imparato che se sei nella lista giusto non fai coda.
Posizione incredibile, probabilmente la TV mi ha mostrato più volte. Pantalone blu scuro, camicia bianca e occhiali da sole. Si, proprio come le rock star.
L’MTV VMA mi ha sorpreso. Bello show. Per il mio gusto troppo Hip Hop ma qui funziona così.
Gli unici che hanno suonato veramente sono stati i Coldplay, gli altri solo basi e rap.

Show finito. Direzione Miami Marina, party su una barca. Dire barca e’ riduttivo. Sicuramente più, grande di casa mia e più grande delle case di tutti quelli che conosco. Mi presentano i tipi più assurdi della terra. Nessuno che faccia un lavoro normale, il più delle volte non capisco nemmeno cosa facciano.

Divertito, per non essere da meno rubo la battuta a Bruce Willis in un vecchio film e dico che faccio in ordine l’astronauta, il killer ed infine il giocatore d’azzardo (Gambler).
Mi sembra che tutti ci credano, che siano rincoglioniti o che abbiano già bevuto troppo?
Sulla barca si beve solo Remy martín e devo dire che non e’ male. Consiglio Remy tropical. Non chiedetemi cosa c’e’ dentro, dopo il quarto avrei bevuto anche kerosene.
La barca si allontana dalla riva, il volume della musica si alza, i bassi pompano ed il party sembra diventare wild. Ragazze improbabili in costumi inverosimili ballano il ballo di San Vito. La musica spacca, mi diverto a guardare il primo che cade/si tuffa in acqua. Temo per lui, non mi sembrava in gran condizione, invece agilmente riemerge, ha solo problemi a risalire. L’orientamento non era la sua specialità,. Non vede la barca. Credo che lui i quattro tropical li abbia bevuti di fila e non si sia fermato a quelli!!!

Grande nottata si rientra col sole che albeggia.
Non faccio in tempo a addormentarmi che mi tocca ripartire, ma questa e’ un altra storia.