venerdì, ottobre 28, 2005

Ho perso e con me tutti


Oggi ho deciso di togliere il faccione di Fazio dal mio blog.
L'iniziativa per cacciarlo e' stata pregevole ma i risultati inesistenti quindi meglio togliere il link.
Si sono estinti i dinosauri ma questi ladri, corrotti, manigoldi della banda bassotti sopravvivono a tutto impuniti.
Fazio non ti abbiamo cacciato ma almeno non ti vedro' piu'.
Ricordo i miei scritti di quei giorni :
"La credibilità dell'Italia è a rischio, anche l'Unione europea è preoccupata. Fazio corrotto, Fazio corruttibile, Fazio affidabile, Fazio colpevole, Fazio innocente.....Evviva Fazio !!!
Riassumo in sintesi i passaggi chiave sulla vicenda delle intercettazioni telefoniche riguardanti il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio della relazione che il ministro dell'Economia ha presentato al Consiglio dei ministri (assente per malattia il primo ministro Silvio Berlusconi). Da fonti qualificate citate da Radiocor, dalla relazione sarebbero emerse tre indicazioni prioritarie:
- la convocazione del Cicr (Comitato interministeriale per il credito e il risparmio), cui partecipa anche il governatore della Banca d'Italia;
- il varo in tempi rapidi della legge di riforma del risparmio;
- la richiesta al ministro della Giustizia di una relazione sul tema delle intercettazioni.
Il clima nel corso della riunione è stato definito come di «grande prudenza, approfondimento e attenzione».
GIOVANARDI: «SITUAZIONE COMPLESSA» - Secondo il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, intervistato da Radio Radicale, «il Consiglio dei ministri non è entrato nel merito delle questioni illustrate dal ministro, che sono molto complesse e anche in divenire, perché riguardano aspetti del sistema bancario italiano e dell'intervento della magistratura, problemi delle intercettazioni telefoniche». Per Giovanardi «chiedere le dimissioni di Fazio sulla base di intercettazioni pubblicate sui giornali è irresponsabile».
MARONI: «NESSUN ATTO DI ACCUSA A FAZIO» - Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, al termine del Consiglio dei ministri ha riferito che non si è parlato di introdurre un termine al mandato del governatore: «Non ci sono stati atti di accusa a Fazio. La decisione di sentire il Cicr non è un atto di accusa contro BankItalia». Maroni ha affermato che le preoccupazioni europee riguardano «la credibilità del sistema creditizio italiano nel suo complesso.
SINISCALCO ha detto di qualche commento che c'è stato in sede Ecofin, orientato al rischio che il mercato italiano chiudesse alle imprese europee». 04 agosto 2005
Ma cosa pretendete da un paese dove le madonne piangono e il sangue di S.Gennaro si scioglie?