sabato, giugno 03, 2006

Cosa succede????? Prodi Correre correre


Non mi stanchero' mai di chiedere.
La mail e' fresca, aspetto risposte quanto prima.
-----Original Message-----
From: xxxx
Sent: Saturday, June 03, 2006 10:22 AM
To: 'mastella_m@posta.senato.it'
Cc: 'PRODI_R@camera.it'
Subject: Cosa succede?
Importance: High
Caro Clemente,
mi permetto di darti del tu anche perche' se sei ministro della giustizia un voto lo devi a me.
Ero davvero stanco del governo Berlusconi, che abbiamo visto si occupava dell'interesse di pochi e soprattutto dei soliti pochi.

Estremamente fiducioso mi aspettavo grandi cose dal governo Prodi. In america si usa giudicare un governo dai primi 100 giorni. Penso che non sia del tutto corretto ma che dia delle importanti informazioni sulla direzione intrapresa dall'esecutivo.
Ripeto fiducioso mi aspettavo grandi cose ed invece...Mi cadete subito sulla grazie a dei COLPEVOLI giudicati in appello rei. Caro ministro le ricordo di chi sto parlando (da
www.wikipedia.it):

  • Adriano Sofri (Trieste, 1 agosto1942) politico, opinionista e scrittore. Controverso protagonista della movimentata vita politica degli anni 60, è stato il leader del gruppo extraparlamentare di sinistra Lotta Continua, fino al suo scioglimento nel 1976. È stato al centro di una complicata storia giudiziaria che lo ha visto coinvolto assieme a Leonardo Marino, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani nella vicenda dell'omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi avvenuto il 17 maggio1972 legata al quadro più ampio degli avvenimenti successivi alla strage di piazza Fontana e alla morte di Giuseppe Pinelli. La magistratura, dopo un lungo iter giudiziario, ha sentenziato nel gennaio del 1997 la condanna in via definitiva di Sofri, Bompressi e Pietrostefani a 22 anni di reclusione. Sofri e Pietrostefani, quest'ultimo latitante in Francia, sono stati condannati come mandanti dell'omicidio, Bompressi come esecutore materiale.Adriano Sofri ha scontato parte della pena come mandante dell'omicidio nel carcere San Giovanni Bosco di Pisa. Nel giugno 2005 ha ottenuto la semilibertà per collaborare con la Scuola Normale Superiore di Pisa alla sistemazione degli archivi di Eugenio Garin e Sebastiano Timpanaro. Nel novembre è stato colpito dalla sindrome di Boerhaave , una malattia piuttosto rara che gli comporta la rottura di cinque centimetri dell'esofago. Le cattive condizioni di salute, che gli hanno imposto il ricovero all'ospedale "Santa Chiara" di Pisa, hanno avuto come conseguenza la sospensione della pena. Nel gennaio 2006 è stato dimesso, tornando in libertà per il periodo di convalescenza rimanente.


Non contenti di questo proponete un amnistia.
Dal corriere della sera :"Nei 207 penitenziari è stato raggiunto il poco invidiabile record di 61.392 detenuti, contro un massimo regolamentare di circa 46 mila posti. Il dato ufficiale del Dipartimento dell' Amministrazione Penitenziaria (Dap) si riferisce al 30 aprile scorso. Un sovraffollamento del genere non si registrava da 15 anni a questa parte. Sulle carta risulta che le carceri italiane possono accogliere fino a 62.747 detenuti, ma il dato è stato calcolato al rialzo un paio di anni fa, quando la capienza «tollerabile» era stimata in 59.438 posti. Leggendo i dati, si nota che un ulteriore aumento dei detenuti si è avuto proprio negli ultimi mesi: erano 59.125 alla fine del giugno del 2005, sono passati a 59.523 lo scorso febbraio, e oggi si avviano verso quota 62 mila. L'ultima amnistia risale al 1990."

Non ci voglio, non ci posso credere che liberiate gente colpevole per mancanza di carceri.
Io Voglio uno stato in cui chi sia colpevole paghi.
Io Voglio uno stato che si basi sul diritto e non su compiacenze di partito.
Io Voglio ministri competenti che pensino ai veri problemi e non a cose che ai normali cittadini, che lavorano e si comportano seguendo le leggi dello stato, non interessano.

Caro Presidente del consiglio, in copia, una volta lei si dilettava di bicicletta ora di corsa. Quindi se prima era pedalare, pedalare ora mi sento di dirle. Caro Prodi correre, correre.

Con rispetto

XXXX