giovedì, maggio 06, 2010

Fiabe e altro

Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera.
La polvere rossa si alzava lontano
e tutto brillava di luce non vera.
L'immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare,
e tutto d'intorno non c'era nessuno
solo il tetro contorno di torri di fumo.

I due camminavano, il giorno cadeva
il vecchio parlava e piano piangeva.
Con l'anima assente, con gli occhi bagnati
seguiva il ricordo di miti passati.
I vecchi subiscon le ingiurie degli anni
non sanno distinguere il vero dai sogni,
i vecchi non sanno, nel loro pensiero
distinguer nei sogni il falso dal vero.
E il vecchio diceva, guardando lontano,''Immagina questo coperto di grano,
immagina i frutti, immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori".
E in questa pianura fin dove si perde
crescevano gli alberi e tutto era verde,
cadeva la pioggia, segnavano i soli
Il ritmo dell'uomo e delle stagioni.

Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
e gli occhi guardavano cose mai viste,
e poi disse al vecchio con voce sognante
''Mi piaccion le fiabe, raccontane altre"

giovedì, gennaio 08, 2009

Neve

A Milano nevica, ogni tanto, nonostante l'effetto serra. Da due giorni la città è quasi paralizzata, camminare sui marciapiedi rappresenta un rischio pauroso, qualche tram esce dai binari e spalatori di colore che non hanno mai visto la neve in vita loro fanno quello che possono. Eppure, a sentire i tg nazionali sembrava che la città fosse coperta da una leggera imbiancatura, immagine rafforzata dalle interviste alle autorità locali, secondo cui tutto pareva essere sotto controllo. È toccato a una tv locale alzare un velo sulla città e mostrare come stavano davvero le cose. Ieri pomeriggio Antenna 3 ha predisposto una non stop fino alle 23: in studio si sono alternati molti politici e hanno inevitabilmente dato una lettura politica alla situazione d'emergenza. Ma sono state soprattutto le molte telefonate (circa 10.000!), i fax e le mail dei telespettatori (le stesse giunte al web del Corriere) a fornire un quadro reale e drammatico della condizione eccezionale e del caos in cui era piombata la città. A Milano nevica, ogni tanto: la tv non spala la neve ma a qualcosa serve ancora.

mercoledì, novembre 26, 2008

Succede cosi'?

Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private.
Cure di denaro e di previlegi.
Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole , perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private.
A “quelle” scuole private.
Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola previlegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare prevalenza alle scuole private. Attenzione, questo è il punto che bisogna discutere.
Attenzione, questa è la ricetta.
Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina.
L’operazione si fa in tre modi:
- Rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora.
- Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni.
- Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette.
Dare alle scuole private denaro pubblico.
Questo è il punto.
Dare alle scuole private denaro pubblico.

martedì, novembre 25, 2008

Cosa sarà
Cosa sarà che fa crescere gli alberi la felicità che fa morire a vent'anni anche se vivi fino a cento
cosa sarà a far muovere il vento a fermare il poeta ubriaco a dare la morte per un pezzo di pane o un bacio non dato
Cosa sarà che ti svegli al mattino e sei serio che ti fa morire ridendo di notte all'ombra di un desiderio
Cosa sarà che ti spinge ad amare una donna bassina e perduta la bottiglia che ti ubriaca anche se non l'hai bevuta
Cosa sarà che ti spinge a picchiare il tuo re che ti porta a cercare il giusto dove giustizia non c'è Cosa sarà che ti fa comprare di tutto anche se è di niente che hai bisogno
Cosa sarà che ti strappa dal sogno
Cosa sarà che ti fa uscire di tasca dei no non ci sto ti getta nel mare e ti viene a salvare
Cosa sarà che dobbiamo cercare che dobbiamo cercare
Cosa sarà che ci fa lasciare la bicicletta sul muro e camminare a sera con un amico a parlare del futuro
Cosa sarà questo strano coraggio o paura che ci prende e ci porta ad ascoltare la notte che scende Cosa sarà quell'uomo e il suo cuore benedetto che sceso dalle scarpe e dal letto si è sentito solo e come un uccello che in volo si ferma e guarda giù.

lunedì, luglio 21, 2008

Il migliore





giovedì, luglio 17, 2008

nessuna news

Non cerco mai di migliorarmi o di imparare qualcosa, rimango esattamente come sono. Non sono uno che impara, sono uno che evita. Non ho voglia di imparare, mi sento perfettamente normale nel mio mondo pazzo; non voglio diventare come gli altri

giovedì, luglio 03, 2008

Semper lu


E siamo alle solite. Il governo si è insediato da nemmeno due mesi che già Berlusconi propone e impone la consueta legge "ad personam", fatta su misura per salvarlo da quelli che vengono pudicamente chiamati i suoi "guai giudiziari". È un dejavù. Ma questa volta la legge è talmente scombicchierata, sconclusionata, assurda, irragionevole, irrazionale, spudorata e, soprattutto, devastante per l'intero ordinamento giudiziario e per il convivere civile che si stenta a credere che due senatori abbiano osato proporla, un governo e un ministro della Giustizia l'abbiano fatta propria, una maggioranza l'abbia sostenuta e un Parlamento l'abbia approvata. Perché è una legge che non si è mai vista nè nel Primo nè nel Terzo Mondo e nemmeno all'altro mondo. Perché non sta nè in cielo nè in terra.Dunque, un emendamento inserito in un decreto che prende il nome, divenuto quanto mai beffardo, di "decreto sicurezza", statuisce la sospensione dei processi in corso che riguardano reati commessi prima del 30 giugno 2002 e che prevedono una pena non superiore ai dieci anni di carcere. Un ulteriore emendamento intima ai magistrati di dare priorità, anche per il presente e il futuro, ai reati che hanno una pena edittale superiore ai dieci anni. La "ratio" di questi emendamenti è di "dare priorità ai reati che destano maggior allarme sociale". Perché non destano "allarme sociale" le rapine, i sequestri di persona, le estorsioni, gli stupri, le violenze sessuali, la bancarotta fraudolenta, la concussione, la corruzione, la corruzione di magistrati che non sono che una parte di quelli che rientrano nella norma che prevede la sospensione dei rispettivi processi e per alcuni dei quali la stessa maggioranza non fa che invocare la "tolleranza zero"? E non desta "allarme sociale" che un presidente del Consiglio abbia potuto corrompere un testimone, in due distinti processi, pagandogli 600 mila dollari perché mentisse, è esattamente il reato per cui l'onorevole Berlusconi è sotto processo davanti al Tribunale di Milano, e che rientra naturalmente fra quelli che verranno sospesi (reato attribuito al premier è, guarda caso, del febbraio 2001), e per il quale è stato organizzato tutto questo incredibile baradan? Senza contare che tutto ciò dilata ulteriormente i già lunghissimi tempi della giustizia italiana di cui tutti, a parole, lamentano, e che ne sono il vero cancro. E senza nemmeno mettere in conto che queste norme inaudite violano almeno tre principi fondamentali del nostro ordinamento, costituzionalmente garantiti: l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, l'indipendenza della Magistratura, l'obbligatorietà dell'azione penale. E che indicazioni ne trarranno, per il presente e per il futuro, i rapinatori, gli stupratori, gli scippatori, i topi d'appartamento, i bancarottieri, i concussori, i corruttori? Un intero ordinamento giuridico viene scardinato a pro di una singola persona. Norme del genere avrebbero innescato una rivoluzione non dico in un qualsiasi Paese liberaldemocratico e occidentale, ma nel Burundi, nel Burkina Faso, nel Benin. E invece da noi stanno per passare tranquillamente salvo qualche ammoina dell'opposizione il cui leader, Walter Veltroni, ha affermato che "è stata strappata la tela del dialogo". Qui ciò che è stato strappato, anzi stracciato, è il diritto che riguarda tutta la comunità e non il rapporto con l'opposizione di cui potremmo anche fregarcene. Così come la questione non riguarda lo scontro fra Esecutivo e Magistratura. Riguarda noi tutti.Che fare? Forse sarebbe stato meglio dar retta a un modesto suggerimento che mi permettevo di dare sul Tempo di Roma (che non è esattamente un quotidiano di sinistra) a metà degli anni '90, quando Berlusconi cominciò la sua devastante campagna contro la Magistratura italiana. E cioè, varare una norma del tutto speciale, sulla falsariga delle "Disposizioni transitorie e finali" che stanno in coda alla nostra Costituzione, e che recitasse, più o meno, così: "Silvio Berlusconi, i suoi discendenti, le sue consorti, i suoi consanguinei e tutti i membri, a qualsiasi titolo, della Casa di Arcore sono dispensati, per il passato, il presente e il futuro, dall'obbligo del rispetto delle leggi penali". Ci saremmo perlomeno risparmiati lo scempio di questi giorni.
Massimo Fini
Uscito su "Il gazzettino" il 20/06/2008

venerdì, giugno 20, 2008

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giovedì, giugno 05, 2008

Quinto potere

Non serve dirvi che le cose vanno male, tutti quanti sanno che vanno male... abbiamo una crisi, molti non hanno un lavoro, e chi ce l'ha ha la paura di perderlo...
Il potere di acquisto del dollaro è ZERO, le banche stanno fallendo, i negozianti hanno il fucile nascosto sotto il banco, i teppisti scorrazzano per le strade e non c'è nessuno che sappia cosa fare e non se ne vede la fine...
Sappiamo ormai che l'aria è irrespirabile e che il nostro cibo è immangiabile, stiamo seduti a guardare la TV mentre il nostro telecronista locale ci dice che oggi ci sono stati 15 omicidi e 73 reati di violenza, come se tutto questo fosse normale!sappiamo che le cose vanno male, più che male!è la follia...
E' come se tutto fosse impazzito, così che noi non usciamo più, ce ne stiamo chiusi in casa e lentamente il mondo in cui viviamo diventa sempre più piccolo, diciamo soltanto: "almeno lasciateci tranquilli nei nostri salotti per piacere, lasciatemi il mio tostapane la mia TV la mia vecchia bicicletta e io non dirò niente, ma...ma lasciatemi tranquillo!"
Beh io non vi lascerò tranquilli, io voglio che voi vi incazziate! non voglio che protestiate, non voglio che vi ribelliate, non voglio che voi scriviate al vostro senatore perchè non saprei cosa dirvi di scrivere...
Non so cosa fare per combattere la crisi e l'inflazione e i russi e la violenza per le strade, io so soltanto che prima DOVETE INCAZZARVI!DOVETE DIRE "SONO UN ESSERE UMANO PORCA PUTTANA! LA MIA VITA HA UN VALORE!"...
quindi...
io voglio che ora voi vi alziate, voglio che tutti voi vi alziate dalle vostre sedievoglio che vi alziate proprio adesso e che andiate alla finestra, e che l'apriate e che vi affacciate tutti ed urlate "SONO INCAZZATO NERO E TUTTO QUESTO NON LO ACCETTERO' PIU'!!!"
voglio che vi alziate in questo istante - alzatevi, ALZATEVI aprite e mettete fuori la testa e urlate "SONO INCAZZATO NERO E TUTTO QUESTO NON LO ACCETTERO' PIU'" le cose devono cambiare [...]
e allora penseremo a cosa fare per combattere la crisi e l'inflazione e la crisi energetica! ma cristo alzatevi dalle vostre sedie, andate alla vostra finestra mettete la testa fuori e ditelo, gridatelo... "SONO INCAZZATO NERO E TUTTO QUESTO NON LO ACCETTERO' PIU'!"

sabato, maggio 17, 2008

Le ultime parole fumose

Ormai il parlamento italiano ospita due destre: la banda Berlusconi e il partito democratico. La seconda è moderata. Con la prima.

giovedì, maggio 01, 2008

Era ora

Vendo giacche, maglioni e cravatte in cachemire causa forzato pensionamento.
Telefonare Fausto

venerdì, aprile 11, 2008

Qualcosa si puo' fare anche se vince LUI !!!


In 1974 a 33 year old man named George Davis was convicted of robbing the payroll of the London Electricity Board in Ilford. He was nailed on the evidence of cops who were outside the bank at the time of the robbery and was sent to prison for 20 years.However, his friend Peter Chappell was convinced Davis was innocent and inspired by discrepancies in the police statements and the fact that none of the bloodstains at the scene matched with the defendant, started calling for Davis' release. Chappall enrolled some friends and embarked on one of the largest sustained grafitti campaigns Britain has ever seen. Over the following months 'G DAVIS IS INNOCENT' appeared on walls, bridges and tunnels from one side of London to the other, some of which are still visible today.The vandalism culminated in Chappell and four others breaking into Headingley cricket ground in August 1975 the night before a test match between England and Australia. Using plastic cutlery from a service station they dug holes in the pitch, filled them with oil and painted 'Sorry it had to be done, but George Davis is innocent' in large white letters on the wall as they left. The match was postponed and Chappell got 18 months for criminal damage.The campaign brought the case to the attention of the Home Secretary who after a police inquiry released Davis two years into his sentence using the highly exceptional and controversial Royal Prerogative of Mercy.

The fight to free George Davis was one of the most spetacular campaigns ever fought against injustice, an achievement only slightly marred when a year after his release Davis was found guilty of robbing the Bank of Cyprus for which he served six years, and three years after which he was caught red-handed robbing a mail train.


George Davis is now a free man and happily married to the daughter of a North London Chief Inspector of Police.

venerdì, aprile 04, 2008

Da Firenze alla sardegna




giovedì, febbraio 21, 2008

Ecco per chi votare


Stampa anche tu come me il simbolo. Incollalo nella scheda e metti una bella X sopra.

giovedì, febbraio 14, 2008

Come dissi nel 2006


Buon san Valentino a tutti. A tutti quelli che sono innamorati, a quelli che vorrebbero esserlo e e non ci riescono, a quelli che non lo sono mai stati ma che che ci credono sempre.
A quelli che non ci hanno mai creduto e mai ci crederanno.
A quelli che dicono “se pero’ non fosse andata cosi’
A quelli che perdono ogni possibile occasione, felici o meno di farlo.
A quelli che non crescono mai e poi domani si vedra’.
Insomma buon San Valentino a tutti ed un po’ anche a me.