domenica, dicembre 31, 2006

Film di natale

Risparmiate i soldi,
mi aspettavo un film spettacolare dopo avere visto i trailers.
I nomi ci sono tutti: Matt Damon, De niro, Angelina Jolie, William Hurt, Turturro il mitico Jesus.
Invece ninete da fare, il film non decolla anzi proprio non parte. Noioso dalla prima all'ultima scena. Seduto di fianco a me un tipo dormiva apertamente, immagino sogni con la Jolie.
Anyway risparmiate i soldi non ne vale davvero la pena di vedere questo film.

Il discorso cambia con the Pursuit of happYness. Il film e' davvero carino, la fotografia eccezionale e Will Smith ha smesso i panni del MIB per una parte drammatica. Il film e' quello che si dice un Inspiration Movie, si esce caricati e con mille idee per il prossimo futuro.

Il mio tempo e' finito. Buon anno

domenica, dicembre 17, 2006

L'uscita

L'uscita, qualsiasi uscita, è il momento più importante della vita di un uomo. Puoi sempre riscattare una cattiva entrata con una buona permanenza, puoi sfondare la porta del prossimo e costruirgliene una blindata, puoi iniziare con lo schiaffeggiare una donna e se sai rallentare la mano puoi improvvisare una carezza. Ma l'uscita è la cosa più definitiva di te. Non la puoi rimediare neanche con un ritorno.

giovedì, dicembre 14, 2006

Di me

Perdere la dimensione è facile.. tutti la provano come sensazione, però tutti abbiamo l’opportunità di riprenderci!!! Se questo accade è perchè qualcuno lo permette: quando si ha la sensazione di perderla, ci si rabbatta in maniera faticosa verso la risalita. Magari scavalcando qualcuno.
Si aggredisce per liberare la coscienza, si aggredisce per ridere… ma la risata non ti viene, e diventi nervoso. L’allontanamento è un vortice pericoloso, ma, anche questo è permesso. Riprendersi è nostro dovere, ed è più facile se si ha come metro, la semplicità. I mezzi di cui disponiamo devo essere sfruttati, ma devono rispecchiare quello che siamo veramente, senza subire costipazioni mentali, delle convenzioni di una ambiente, di un gruppo, della società. La tua scrittura dev’essere quella più vicina alle tue chiacchiere. Perché è bella così, fatta di programmazioni per una partenza, fatta di allegre battute per una canzone, per una gita, etc…non avere timore a raccontare i sogni, a raccontare di te…
I giudizi pericolosi non ci attaccano, perché se si è saldi alle vere passioni, non hanno potere. La passione, la passione… è un dono speciale che non tutti hanno, perciò invidiabile. La tua arte è speciale se zuzzurellante. La tua allegria è bella, non renderla cupa. Con stima.

martedì, dicembre 12, 2006

Le tasche sono vuote

Impressione personale, basata piu' sul naso che sui numeri: non sara' un Natale commercialmente memorabile. Sei anni fa l'Italia - prima dello scoppio della bolla di internet, prima dell'11 settembre - era un bazar scatenat: tutti volevano, chiedevano, compravano, regalavano. Quest'anno c'e' cautela in giro.
Siamo diventati spirituali? Macche' siamo solo piu' annoiati, piu' satolli, piu' realisti. Traduzione: da un lato, mancano prodotti nuovi ed eccitanti; dall'altro, abbiamo case piene e tasche vuote.
L'assalto ai nostri redditi, in questi anni, e; stato metodico e implacabile. Eppure molti articoli costano oggi meno di ieri, ai venditori: sono infatti prodotti all'estero a basso costo (giocattoli, abbigliamento, arredamento, accessori, le confezioni eleganti per dolci e profumi). Ma chi vende, salvo eccezioni, s'e' ben guardato dal passare il vantaggio a chi compra.
Continuiamo a pagare prezzi occidentali per prodotti orientali. In America non succede: un paio di scarpe sportive di marca (made in Vietnam) costa 20 dollari, non 100 eruo.
Non a caso le shopping malls di Chicago sono gia' piene, mentre i negozi di Milano si riempiranno solo nei prossimi giorni. Forse.