mercoledì, marzo 29, 2006

No title


E' notte.
Ed anche oggi sono le quattro. Prendo la macchina e me ne torno in hotel. Il sax triste di john Coltrane interrompe la monotonia di una altra notte troppo uguale alle precedenti.
Costeggio il po' lungo una strada troppo anonima, lungo paesi deserti. Paesi che creano miti ed eroi, oppure creano mostri. Mostri come solo la provincia italiana puo' creare.
Hotel dai nomi esotici come hotel california sono seguiti da nomi meno esotici come Doria.'
La strada e' deserta e mi piace perdermi nella solitudine della musica. Coltrane prosegue col suo suono sincopato.
Mi sento bene. In fondo cosa mi manca?
Sono ormai passati 8 giorni dall'inizio di una primavera che tarda nella pianura Mantovana. Un filo di nebbia mi ricorda che siamo lontani dall'estate. O forse in questi posti l'estate non arriva mai. Come disse freccia "da te stesso non scappi nemmeno se sei Eddie Mercks".
Il momento di calare la maschera arriva per tutti. Chi prima e chi dopo.
Ma tranquilli arriva.

martedì, marzo 28, 2006

Tutto quello che le donne non dicono

Mi sono rivisto per la 10ma volta "What the woman want".
Mel Gibson mi piace. Il film e' carino ed e' bella l'idea di vedere cosa c'e' nella testa delle donne.
Impossibile da capire, ci sono certe che ti piacciono e nemmeno ti considerano e altre, seppur bellissime, che ti si attaccano come pazze seppur non considerate.
Sarebbe bello capire cosa hanno in mente, cosa pensano, cosa vogliono.
Devo prendere la scossa?

domenica, marzo 26, 2006

DUELE AMAR A ALGUIEN....

Lo posto come ricevuto da una amica speciale.
Non mi ha concesso il benestare per renderlo pubblico ma lo faccio comunque.
Mi dispiace.
"Duele amar a alguien y no ser correspondido, pero lo más doloroso es amar a alguien y nunca encontrar el valor para decirle a esa persona lo que sientes. Tal vez Dios quiere que nosotros conozcamos a unas cuantas personas equivocadas antes de conocer a la persona correcta, para que al fin cuando la conozcamos, sepamos ser agradecidos por ese maravilloso regalo. Una de las cosas más tristes de la vida, es cuando conoces a alguien que significa todo y solo para darte cuenta que al final no es para ti y lo tienes que dejar ir. Cuando la puerta de la felicidad se cierra, otra puerta se abre, pero algunas veces miramos tanto tiempo a aquella puerta que se cerró, que no vemos la que se ha abierto frente a nosotros. Es cierto que no sabemos lo que tenemos hasta que lo perdemos, pero también es cierto que no sabemos lo que nos hemos estado perdiendo hasta que lo encontramos. Darle a alguien todo tu amor nunca es un seguro de que te amarán de regreso, pero no esperes que te amen de regreso; solo espera que el amor crezca en el corazón de la otra persona, pero si no crece, sé feliz porque creció en el tuyo.
Hay cosas que te encantaría oír, que nunca escucharás de la persona que te gustaría que te las dijera, pero no seas tan sordo para no oírlas de aquel que las dice desde su corazón. Nunca digas adiós, si todavía quieres tratar. Nunca te des por vencida si sientes que puedes seguir luchando. Nunca le digas a una persona que ya no la amas, si no puedes dejarla ir. El amor llega a aquel que espera, aunque lo hallan decepcionado; a aquel que aún cree, aunque haya sido traicionado; a aquel que todavía necesite amar, aunque antes haya sido lastimado y a aquel que tiene el coraje y la fe para construir la confianza de nuevo. El principio del amor es dejar que aquellos que conocemos sean ellos mismos, y no tratarlos de voltear con nuestra propia imagen, porque entonces solo amaremos el reflejo de nosotros mismos en ellos.
No vayas por el exterior, éste te puede engañar.
No vayas por las riquezas, porque aún eso se pierde.
Ve por alguien que te haga sonreír, porque toma tan solo una sonrisa para hacer que un día oscuro brille. Espero que encuentres a aquella persona que te haga sonreír. Hay momentos en los que extrañas a una persona tanto que quieres sacarlos de tus sueños y abrazarlos con todas tus fuerzas. Espero que sueñes con ese alguien especial. Sueña lo que quieras soñar. Ve a donde quieras ir. Sé lo que quieras ser. Porque tienes tan sólo una vida y una oportunidad para hacer todo lo que quieras hacer. Espero que tengas:
Suficiente felicidad para hacerte dulce
Suficientes pruebas para hacerte fuerte
Suficiente dolor para mantenerte humano
Suficiente esperanza para ser feliz.
Las personas más felices no siempre tienen lo mejor de todo. Solo sacan lo mejor de todo lo que encuentran en su camino. La felicidad espera por aquellos que lloran, aquellos que han sido lastimados, aquellos que buscan, aquellos que tratan. Porque solo ellos pueden apreciar la importancia de las personas que han tocado sus vidas. No puedes ir feliz por la vida hasta que dejes ir tus fracasos pasados y los dolores de tu corazón."
NESSUN COMMENTO DA PARTE MIA.

venerdì, marzo 24, 2006

La pazzia

Sono come mi vedete, quell'autentica dispensatore di beni che i Latini chiamano Stulticia e i Greci Morìa.
Che bisogno c'era di dirvi tutto questo, come se il mio volto non bastasse, come dice la gente, a mostrare chi sono? come se, pretendendo qualcuno ch'io sia Minerva o Sofia, non bastasse a smentirlo il mio sguardo, che, senza bisogno di parole, è lo specchio più schietto dell'animo.
Da me è lontano ogni trucco; non simulo in volto una cosa, mentre ne ho un'altra nel cuore.
Sotto ogni rispetto sono a tal punto inconfondibile, che non possono tenermi nascosta nemmeno quelli che si arrogano la maschera e il titolo della Saggezza, e se ne vanno in giro come scimmie ammantate di porpora o come asini vestiti della pelle del leone. Eppure, per accorti che siano nel fingere, le orecchie di Mida, spuntando fuori da qualche parte, li tradiscono.
Ingrati, per Ercole, sono anche quelli che, appartenendo in pieno alla mia parte, si vergognano a tal segno di fronte alla gente del mio nome, che lo attribuiscono genericamente agli altri come un grave insulto.
Essendo in realtà costoro pazzi da legare proprio quando vogliono sembrare sapienti come Talete, potremo senz'altro chiamarli a buon diritto MORO-SOFI.

mercoledì, marzo 22, 2006

L'incosciente

"Senta, tagliamola qui"
In sala si e' creato un drammatico silenzio.
"Ma lei chi e'?
E chi glielo permette?"
"Io sono il procuratore signor G."
Mi ha invitato a rimanere seduto.
Non ho ubbidito.
"Procuratore di chi?"
"Il procuratore degli altri"
"Chi sarebbero questi altri?"
"Gli altri. Mai sentito parlare di noi?"

martedì, marzo 21, 2006

I'm sorry

The first one - of course, not easily forgotten - was kinda nice.
Two... hairy back.
Three, four, five... Six was on my birthday in my parents' room.
-Which birthday?- the...

- We've only reached ?

- I grew up in the country. Lots of rolling around in haystacks.
- OK. Seven...Eight, unfortunately, was quite a shock. Nine, against a fence. Very uncomfortable. Don't try it.
- I won't.
- Was gorgeous. Just heaven, just...
- She was wonderful.
- I hate her, obviously after disappointing. Through the university years. Sensitive, caring, intelligent girls. Sexually speaking, a real low patch.
Broke my heart.
- Years of yearning.... Oh, my God!I can't believe l've reached, elephant tongue.
- and together That was something.
- Seriously?... That was a mistake.
- Suddenly at you make a mistake?
- Wow!So I came after your fiancé?
- No, you were...So there you go. Less than Madonna, more than Princess D.
- I hope.
- And how about you?How many have you slept with?
- Christ! Nothing like that many. I don't know...I don't know what the fuckl've been doing with my time. Work, probably. Yeah, work. I have been working late a lot.
-I wish l'd rung you.
-But then you never rang me!!!!!!!!!!!!!
I'm sorry

mercoledì, marzo 15, 2006

50 anni? facciamo 49!!

Andare d'accordo con me e' difficilissimo. Con l'eta' non mi sopporto piu' nemmeno da solo. Sono stronzo, permaloso, estremamente suscettibile, incazzoso e poco affidabile.
Mi consola il fatto che ci siano altri/e come me.

Quando due cosi' si incontrano l'incomunicabilita' e' all'ordine del giorno. Un mancato messaggio, una risposta non capita, un "non posso" di troppo, una domanda non risposta, diventano causa di incomprensioni poco sanabili.

Certo che 50 anni cosi' sarebbero da pazzi. E allora perche' no?

lunedì, marzo 13, 2006

Strade di fuoco

Quando la notte è tranquilla
e non ti importa più di nulla,

e i tuoi occhi sono stanchi e c’è
qualcuno alla tua porta
e tu realizzi che vuoi lasciar perdere tutto
e le labili menzogne e le fredde pareti che stringi a te
ti divorano dentro e ti lasciano faccia a faccia con
le strade di fuoco

Sono senza meta, un perdente per queste strade.

Sto morendo, ma ragazza non posso tornare indietro,
perché nell’oscurità
sento qualcuno che chiama il mio nome.

E quando realizzi come anche
questa volta ti abbiano fregato

e che sono tutte menzogne
ma sono imprigionato nel filo spinato
in queste strade di fuoco


Ora vivo, solo con estranei,
parlo solo con estranei,
cammino con angeli senza fissa dimora

Strade di fuoco

venerdì, marzo 10, 2006

Saggezza

E' la prima volta che rispondo ad un commento al mio blog. Sara' anche l'ultima.

Si M. avevi ragione riguardo al tuo commento al post lasciamoci perdere. Avevi proprio ragione, merito di piu'.
Come spesso capita do tutto e quello che ricevo e' sempre poco.
Devo imparare, ogni volta e' una lezione nuova.

giovedì, marzo 09, 2006

A Milano


A Milano pioveva...
Nella sala verde della tabaccheria si sentiva piovere da ore perche' ai tre tavoli c'erano solo vecchi che giocavano a carte, in silenzio quasi sempre. Qualche scoppio di voce appena ogni tanto, e poi si sentiva di nuovo la pioggia allagare la strada.
Era tardi.
Il padrone si stava facendo una camomilla prima di chiudere. A parte quelli che giocavano c'era una sola cliente nella saletta verde. Seduta in quella sedia, a fumare. Veniva immancabilmente a quell'ora per lei morta. Si fumava una o due sigarette guardando i vecchi. O magari non li guardava neppure. Teneva gli occhi dalla loro parte, e basta, aspettando di raccogliere le forze, alzarsi.
Sotto la pioggia arrivo la camionetta dei carabinieri. Tre militi irruppero nel locale. Il padrone continuo' a trafficare alla sua camomilla.
"Tutto tranquillo..." disse. "Chi le ha chiesto un parere?..." disse il maresciallo.
Tutto tranquillo, tutto in ordine.
Il maresciallo dette ancora una occhiata ai vecchi che giocavano a tresette con la solita bottiglia di vino. Alla peripatetica bolsa che si riparava dalla pioggia non aveva bisogno di controllare i documenti. La conoscevano a memoria, come una poesia. Meglio di una poesia anzi. Perche' le poesie studiate a scuola se le erano dimenticate.
Tutto in ordine.
Una volta, sino a pochi mesi avanti, quello era stato un locale malfamato. Ma finalmente erano riusciti a ripulirlo dalla teppaglia.
Tutto in ordine.
Il maresciallo era soddisfatto. Concesse addirittura un minimo di confidenza al padrone. "Sogni d'oro.." disse.
I militi uscirono. La lotta era stata lunga, ma la banda era stata costretta a scegliersi un altra tana. La camionetta si riavvio'. il padrone inizio' a sorseggiare la sua camomilla.
Si sentiva di nuovo la pioggia. La strada doveva proprio essere allagata. Da quanti giorni e notti pioveva a Milano?
"Che mortorio" disse la bolsa poesia al padrone. Il padrone assenti'. Finiva la camomilla a piccoli sorsi. In fondo non gli piaceva, non gli conciliava affatto il sonno ed in piu' aveva il sospetto che gli procurasse acidita' di stomaco.
Quando c'erano quei mascalzoni, le urlate dei pokeristi e delle puttanelle minorenni, il rombo del juke box, le liti e le follie dei delinquenti precoci non permettevano mai che si sentissi piovere.
Non si sarebbero sentiti gli spari della bolsa poesia, con loro li.
A Milano continuava a piovere.

lunedì, marzo 06, 2006

Lasciamoci perdere

Non ha senso come ti ho detto piu' di una volta.
Qualche messaggino, qualche chiamata, rare uscite. Per fare?

Io voglio sempre di piu', da tutti ed in primis da me stesso.

Scordiamoci i 50 anni

sabato, marzo 04, 2006

Compagni di scuola

Ci sono cascato ancora.
Avevo detto che non lo avrei piu' fatto ma eccomi ancora qua a scriverne. Anche ieri sera mi sono sentito estraneo.
Cena con i vecchi amici delle superiori. Uno si sposa, gli altri 4 erano gia' sposati! Serata di una tristezza immensa che e' culminata con la consegna della partecipazione per il matrimonio.
Dio mio fa che non sia a casa quel giorno. Ti prego anche se fosse l'ultima cosa che fai per me . Falla!
I discorsi erano di una tristezza infinita. Chi parlava del pannolino, chi del fatto che non dormisse ed infine le solite lamentele sul salario che non basta mai. Mi sentivi mancare l'ossigeno, spero non se ne siano accorti, sono sempre stato bravo ad essere stronzo ma con loro non volevo esserlo. Non facile.
Non voglio diventare cosi', devo riuscirci.

giovedì, marzo 02, 2006

E' morto un pollo!!!!

I giornali intanto continuano a raccontare soltanto che:
a) saranno fatti accertamenti sulla carcassa di un gallo trovato morto in un villaggio dell’entroterra brasiliano. Tanti bambini muoiono di fame e miseria da quelle parti, ma il gallo….
b) un pappagallo morto improvvisamente in Gran Bretagna ha gettato nel panico l’intera popolazione del Regno Unito
c) sono negativi i test su un tacchino morto sull’isola greca di Chios e su alcuni piccioni nel nord ovest dell’Ungheria
d) a Baghdad, dove da anni si bombarda anche l’aria e migliaia di persone innocenti sono morte e continuano a morire, si teme per alcuni uccelli morti in alcuni quartieri della capitale
E intanto e' morto un pollo!!!