domenica, febbraio 26, 2006

L'innamoramento

L'innamoramento e' come un puzzle di cui non conosciamo la figura, ma la cerchiamo poco a poco, un pezzo dopo l'altro finche', a un certo punto, quasi per caso, ci capita in mano quello che, improvvisamente, ci fa apparire l'intero disegno: il futuro possibile.
E, come nel puzzle, quando ci accorgiamo che quell'uomo, quella donna e' veramente il pezzo mancante, abbiamo un'impressione di stupore, di esultanza e la curiosa e sconcertante sensazione di essere stati creati appositamente l'uno per l'altra e di esserci finalmente incontrati.
L'innamoramento e' sempre rivelazione e destino. E, poiche' non conosciamo il disegno che stiamo perseguendo, il pezzo che ci manca puo' essere la persona piu' incredibile, piu' sorprendente, qualcuno che non avremmo mai potuto nemmeno immaginare.
Talvolta una follia.

mercoledì, febbraio 15, 2006

Riflessioni

Io non so parlare d’amore.
Mi riesce meglio scrivere che parlare. Non sono mai stato abituato a parlare molto anche se spesso sembra il contrario. Non sempre l’aspetto esteriore lascia intendere cosa si ha dentro. Vero M?
Ieri sera vedevo Nip & Tuck ed emblematica era la storia di un architetto. Uomo di successo, vincitore del premio come miglior architetto US. Il suo problema era che sin da giovane il suo aspetto non rispecchiava come si sentiva. Sentiva una gamba di troppo.
Determinato chiedeva ai medici di amputargliela, al loro no pianificava di autoamputarsela con i rischi correlati.
Ok e’ un telefilm.
Ma quante volte ci sente che gli altri ci percepiscono come non siamo. Mille volte ho tentato di essere diverso, di essere come mi sento e non come gli altri mi interpretano. Avrei voluto gridarlo, avrei voluto anche con violenza farlo vedere, ma mai e poi mai lo ho fatto. Non so se sia codardia oppure adagiarsi e lasciarsi trasportare nel deserto delle buone intenzioni. Lasciarsi scorrere la vita addosso senza mai prenderla di petto. Abituarsi a tutto per spirito di sopravvivenza.

martedì, febbraio 14, 2006

San Valentino


Buon san valentino a tutti.

A tutti quelli che sono innamorati, a quelli che vorrebbero esserlo e e non ci riescono, a quelli che non lo sono mai stati ma che che ci credono sempre.
A quelli che non ci hanno mai creduto e mai ci crederanno.
A quelli che dicono “se pero’ non fosse andata cosi’”
A quelli che perdono ogni possibile occasione, felici o meno di farlo.
A quelli che non crescono mai e poi domani si vedra’.
Insomma buon San Valentino a tutti ed un po’ anche a me.

venerdì, febbraio 03, 2006

Come non hai capito? Sei te

Puedo escribir los versos más tristes esta noche.
Escribir, por ejemplo: "La noche está estrellada,
y tiritan, azules, los astros, a lo lejos".
El viento de la noche gira en el cielo y canta.
Puedo escribir los versos más tristes esta noche.
Yo la quise, y a veces ella también me quiso.
En las noches como ésta la tuve entre mis brazos.
La besé tantas veces bajo el cielo infinito.
Ella me quiso, a veces yo también la quería.
Cómo no haber amado sus grandes ojos fijos.
Puedo escribir los versos más tristes esta noche.
Pensar que no la tengo. Sentir que la he perdido.
Oir la noche inmensa, más inmensa sin ella.
Y el verso cae al alma como al pasto el rocío.
Qué importa que mi amor no pudiera guardarla.
La noche está estrellada y ella no está conmigo.
Eso es todo. A lo lejos alguien canta. A lo lejos.
Mi alma no se contenta con haberla perdido.
Como para acercarla mi mirada la busca.
Mi corazón la busca, y ella no está conmigo.
La misma noche que hace blanquear los mismos árboles.
Nosotros, los de entonces, ya no somos los mismos.
Ya no la quiero, es cierto, pero cuánto la quise.
Mi voz buscaba el viento para tocar su oído.
De otro. Será de otro. Como antes de mis besos.
Su voz, su cuerpo claro. Sus ojos infinitos.
Ya no la quiero, es cierto, pero tal vez la quiero.
Es tan corto el amor, y es tan largo el olvido.
Porque en noches como ésta la tuve entre mis brazos,
mi alma no se contenta con haberla perdido.
Aunque éste sea el último dolor que ella me causa,
y éstos sean los últimos versos que yo le escribo.

mercoledì, febbraio 01, 2006

STANCA...STANCAAAA!!!

Allegata la risposta del, caro, ministro.
Sinceramentre mi aspettavo qualcosa di piu' di una risposta standard mandata da una segretaria.
Bisogna sempre ricordare a queste persone che loro lavorano per noi!!!!
Alla risposta mancano ancora Daniela Santache e Pierferdinando Casino. Forse e' meglio che ricordi ai due suddetti che mi devono una risposta. (Vedi post precedenti)
Non manchero' di ricordarglielo.
-----Original Message-----
From: Maria Dal Degan [mailto:xxxxxxxx@palazzochigi.it]
Sent: Wednesday, February 01, 2006 2:48 PM
To: undisclosed-recipients
Subject: risposta e-mail su libretto alle famiglie


Le inoltriamo la risposta del Ministro per l’innovazione e le tecnologie.



Ho ricevuto la Sua e-mail e La ringrazio per la Sua attenzione.

La sua richiesta è stata acquisita e stiamo facendo il possibile per sospendere l’invio dell’opuscolo “L’innovazione digitale per le famiglie” al Suo indirizzo.

Tuttavia se dovesse ugualmente riceverlo, poiché le operazioni di spedizione sono ormai in una fase inoltrata, mi auguro che la sua eventuale lettura possa fornirLe informazioni utili e interessanti.

La pubblica amministrazione deve poter comunicare con tutti i cittadini, nessuno escluso. Per questo è necessario adoperare i più diffusi mezzi di comunicazione oggi disponibili, tra cui le tradizionali pubblicazioni cartacee, in modo da raggiungere anche chi non possiede o non usa ancora un computer. È infatti mio preciso intento continuare a contrastare ogni forma di "divario digitale".

Con i migliori saluti.

Lucio Stanca

Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie

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Servizio erogato dal sistema informativo della
Presidenza del Consiglio dei Ministri

Hulk


NON la finisce piu', il nano. Si fa vedere ormai anche nelle previsioni del tempo, nei processi di Biscardi, qualcuno giura che l'altra sera stava anche in quel triste matrimonio in diretta, vestito da chierichetto che cantava l'inno alla gioia. Avra' mica la forza di Hulk.
1850 euro e passa la paura, in due comode rate, per il condono tombale di 5 leggasi cinque anni di reddito. E pensare che la legge l'aveva fatta lui, nel solito assordante silenzio del paese dei Tremontati.